Siccita, verso lo stop nella settimana che porta al Ferragosto, numerosi temporali e caldo in attenuazione

Graziano Brotto

Graziano Brotto Categoria: - Pubblicato il 07-08-2022

Cambia lo scenario meteo sull'Italia: dopo aver investito il Nord i temporali si sposteranno anche verso il Centro-Sud mettendo fine al caldo intenso. Le previsioni

Facciamo subito una premessa, l’Italia è attualmente interessata da una instabilità atmosferica che sta determinando una riduzione dell’ondata di calore. La temperatura è diminuita sensibilmente soprattutto nelle regioni settentrionali italiane, anche se però non ci sono stati i temporali così frequenti e intensi come era nelle attese.

Durante la stagione estiva, in coincidenza di periodi di instabilità atmosferica, le condizioni meteo sono piuttosto difficili da definire. Tutto ciò perché vari fattori possono determinare una riduzione o incremento della nuvolosità e delle precipitazioni.

Il punto di partenza attuale e però complesso, per due mesi e oltre l’Italia accumulato, assieme a suoi mari, una quantità abnorme di calore che potrebbe essere sfruttato prossimamente durante le fasi di instabilità atmosferica, con lo sviluppo di molti temporali anche piuttosto intensi.

ECMWF piogge sino al 17 agosto 2022

Siccita, verso lo stop. Piogge per due settimane in Italia.

GFS piogge sino al 23 agosto 2022

Stop siccita. Meteo Italia, tornano le piogge abbondanti

Sulla base delle proiezioni a sole due settimane proposte dal Centro Meteo Europeo (ECMWF) e quello americano del NCEP, vediamo una considerevole ripresa delle precipitazioni, queste avrebbero un’origine termo convertiva, derivante dall’instabilità atmosferica più che dal transito di perturbazioni. Quindi precipitazioni derivante dal riscaldamento del suolo e quindi l’instabilità atmosferica.

E ciò lo si evince piuttosto bene osservando le due cartine delle precipitazioni previste, dove vediamo che le maggiori quantità di pioggia dovrebbero verificarsi in prossimità dei rilievi, ma anche su alcune aree di pianura e nelle zone interne. Ma vediamo traccia di precipitazioni anche nelle coste italiane, ma in tali aree si prevedono valori piuttosto esigui. Ben diversa invece è la situazione prevista per le zone interne rilievi, dove nelle cartine vediamo quantitativi di pioggia che potrebbero superare in ampie aree anche 100 mm nell’arco di due settimane.

Solo all’apparenza tali valori potrebbero sembrare non ragguardevoli, soprattutto se si considera la climatologia di alcune aree, in particolare quelle alpine e prealpine, dove piove parecchio durante la stagione estiva, però il modello matematico che va a definire nel lungo termine dove e quanto pioverà, determina solo una stima approssimativa, e in particolare non rileva le aree che poi saranno coinvolte magari da temporali di forte intensità dove anche in una sola ora potrebbero venir giù i 100 mm come è accaduto l’altro giorno tra il Trentino e l’Alto Adige e parte del Veneto. Peraltro, analoghi fenomeni sono venuti questi giorni in Francia, Svizzera e Austria, causando alluvioni lampo.

La situazione di partenza è abbastanza simile ovunque in Italia, essendovi un deficit pluviometrico rilevante associato questa estate a lunghi periodi temperature molto alte.

Osservando meglio le mappe, vedrete che le precipitazioni sono previste anche nelle zone interne della penisola italiana e le due isole maggiori. I colori del violaceo sono presenti anche in Sardegna e Sicilia.

La risoluzione del modello matematico non ci consente di vedere nel dettaglio le aree geografiche in modo molto preciso, però ci dà un’idea, una traccia che le precipitazioni saranno localmente abbondanti. In parole povere tornerà la vera pioggia, ed è quello che evidenziamo da tempo, infatti, è da settimane che noi stiamo evidenziando che attorno al Ferragosto e soprattutto, ci saranno delle piogge. Vi abbiamo parlato che non deriveranno dal passaggio di perturbazioni o sistemi nuvolosi organizzati. Pioverà soprattutto per effetto dell’instabilità atmosferica, non eccessivamente disturbata dagli anticicloni.

Per le piogge più intense e meglio distribuite sul territorio dovremo attendere il mese di settembre, anche se già questo mese potrebbe essere influenzato in qualche modo da ritorni di fiamma dell’anticiclone africano.

Con il di anticicloni africani però ci troveremmo a una durata breve del caldo. Un altro fenomeno non trascurabile sarà quello dell’eventuale intrusione di aria oceanica, magari più ovest dell’Italia, che questo caso richiamerebbe, come fosse una pompa, aria calda proveniente dal Sahara verso gran parte d’Italia, in tali circostanze ci sarebbe un’impennata delle temperature rilevantissima. Ma ora questo aspetto è prematuro da discutere in ambito previsionale, si può solo ipotizzare.

Ormai gran parte dell’estate più rovente sembra volgere alla fine, e le notizie che abbiamo sono orientate a tal linea di tendenza.

Le precipitazioni previste per l’Italia potrebbero essere maggiori rispetto ai Paesi europei interessati dalla siccità.  Oltralpe, come la Francia la Germania, dove la siccità è molto grave, le precipitazioni previste sono veramente esigue rispetto all’Italia. E di questo beneficio dovremmo probabilmente dare atto agli effetti del nostro Mediterraneo che si è surriscaldato.

Ma per lo stop alla siccità sono necessarie molte piogge. A tal proposito ci aggiorneremo con il prossimo bollettino meteo climatico, con focus sulla stagione autunnale dei mesi Settembre – Novembre 2022.

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