
L’anteprima d’inverno di fine novembre aveva fatto pensare a un cambio stabile, ma il meteo di questo inizio dicembre ci ha riportato rapidamente alla realtà. La circolazione atlantica ha infatti allontanato l’aria fredda, mentre ora si prepara a raggiungerci l’espansione di un vasto promontorio anticiclonico.
Un robusto campo di alta pressione si posizionerà sul Mediterraneo e su una parte dell’Europa, sostenuto da una massa d’aria calda di origine subtropicale. Uno scenario già osservato più volte negli ultimi anni, e non certo sorprendente in presenza del ritorno dell’anticiclone africano fuori stagione anche nel pieno di dicembre.
Le perturbazioni atlantiche saranno costrette a salire verso latitudini molto più settentrionali, lasciando il freddo confinato ancora più a nord. Una situazione che non farà felici gli appassionati di clima invernale e nevicate, considerando che non si attendono particolari cambiamenti almeno fino al 20 dicembre.
Di conseguenza l’inverno entrerà in una fase di difficoltà ancora più evidente, con temperature destinate a portarsi su livelli insolitamente miti per il periodo. L’aumento termico sarà più evidente nelle aree collinari e montane, dove l’anomalia potrà raggiungere anche i 10 o 15 gradi oltre la media.
Lunga fase anticiclonica, con mitezza che potrebbe protrarsi sino a fine mese
Lo zero termico salirà oltre i 3500 metri sulle Alpi, creando inevitabili difficoltà per il manto nevoso e per i ghiacciai in alta quota. Questa fase così eccezionalmente mite si intensificherà a partire dall’Immacolata, quando si estenderà senza ostacoli su tutta Italia. Il picco di questa anomalia è atteso tra il 9 e il 10 dicembre.
Nel cuore dell’Europa la situazione sarà persino più accentuata, con anomalie termiche ancora più marcate. Il dominio dell’alta pressione rimarrà stabile per gran parte della settimana e solo verso il fine settimana il flusso perturbato atlantico tenterà nuovamente di spingersi verso il Mediterraneo.
Non si prospetta comunque un vero cambiamento, poiché prevarrà una circolazione mite destinata forse a durare per quasi tutto dicembre, a meno di improvvise variazioni. Non si intravedono afflussi freddi significativi dall’Artico e il regime atmosferico resterà prevalentemente zonale.
Un eventuale cambiamento verso fine dicembre dipenderà dalle evoluzioni del Vortice Polare, ma per ora gli scenari non sono promettenti. Se si dovesse fare una previsione coraggiosa, si potrebbe quasi ipotizzare un Natale caratterizzato da meteo poco invernale e con scarse probabilità di neve alle quote più basse.
Questo articolo è redatto dall’autore sulla base degli ultimi aggiornamenti degli autorevoli modelli elaborati da ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) e dal Global Forecast System (GFS), interpretati per delineare le previsioni e l’evoluzione meteo.
