
Settembre si conferma un mese di contrasti, con un meteo che non sembra ancora voler prendere una direzione stabile verso l’autunno. Dopo la fase perturbata attuale, si intravede un ritorno progressivo dell’anticiclone, pronto a frenare l’ingresso di nuove perturbazioni ben organizzate.
Dopo un calo, le temperature torneranno a salire lievemente nei prossimi giorni, con un rialzo più deciso atteso dall’inizio della prossima settimana. Il caldo tornerà protagonista, ma nel lungo termine si affaccia la possibilità dei primi refoli d’aria artica sull’Italia.
Gli sbalzi termici sono caratteristici di questo periodo, anche se solitamente i primi freddi raggiungono con difficoltà il Mediterraneo già a Settembre. Quest’anno, però, gli ultimi aggiornamenti non escludono questa eventualità.
Parliamo comunque di tendenze a oltre 10 giorni. La seconda decade del mese sembra orientata verso un contesto più tardo estivo e dominato dall’alta pressione. Non mancheranno però disturbi al Nord, con nuove perturbazioni attese già nel prossimo fine settimana.
Dal caldo al primo respiro freddo
Sarà comunque un passaggio veloce, senza il maltempo diffuso osservato negli ultimi giorni. L’anticiclone tornerà a rafforzarsi nella prossima settimana, garantendo tempo stabile e un nuovo rialzo termico soprattutto al Centro-Sud, dove i valori supereranno facilmente i 30 gradi.
Un vero cambiamento più marcato potrebbe arrivare tra il 20 e il 22 Settembre. Secondo il Centro Meteo Americano, la spinta dell’anticiclone atlantico verso l’Islanda favorirebbe la discesa di una saccatura fredda sull’Europa centro-occidentale.
La novità consisterebbe nell’arrivo di masse d’aria polare più rigide del normale, capaci di determinare un crollo delle temperature. Sono ipotizzate termiche di 0°C o inferiori tra le Isole Britanniche e la Francia settentrionale, con un clima dal sapore quasi invernale.
L’Italia potrebbe venire coinvolta e l’impatto di quest’aria fredda sul Mediterraneo potrebbe innescare un vortice ciclonico. In tal caso, il cambio stagionale sarebbe netto, con rischi di maltempo intenso.
Il presente contenuto è stato redatto tenendo conto degli ultimi aggiornamenti dei principali modelli previsionali, come ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) e il Global Forecast System (GFS), interpretati per delineare l’evoluzione meteo attesa.
