I più recenti aggiornamenti dei modelli previsionali confermano un inizio di Ottobre all’insegna di un cambiamento climatico significativo. Tra il 1° e il 4 Ottobre è previsto l’arrivo di una massa d’aria fredda proveniente dai quadranti nord-orientali, destinata a colpire in pieno l’area del Mediterraneo centrale e la nostra Penisola. Un brusco calo delle temperature porterà un clima tipicamente tardo-autunnale, ben lontano dalle medie stagionali del periodo.

Questa discesa d’aria fredda potrebbe anche innescare la formazione di un sistema depressionario instabile tra Centro e Sud Italia, generando condizioni di maltempo su diverse zone. I dettagli sull’intensità dei fenomeni restano ancora da definire, ma lo scenario più accreditato prevede un marcato calo termico, con valori che scenderanno anche diversi gradi al di sotto della norma, specialmente lungo l’Adriatico e nelle regioni centro-meridionali.

Il picco di questa fase fredda dovrebbe concentrarsi tra il 2 e il 4 Ottobre, quando l’Italia potrebbe vivere giornate insolitamente rigide per il periodo. Non è da escludere l’arrivo delle prime nevicate sull’Appennino, seppur limitate alle quote montane più elevate. Un vero e proprio anticipo d’autunno inoltrato che, in poche ore, potrebbe spazzare via il ricordo del caldo persistente di Settembre.

Tuttavia, questa fase fredda potrebbe essere solo temporanea. Le ultime elaborazioni modellistiche indicano la possibilità di un progressivo aumento delle temperature grazie al ritorno dell’anticiclone subtropicale, che potrebbe ristabilirsi sul bacino del Mediterraneo. In tal caso, ci sarebbe spazio per il ritorno del bel tempo, con giornate miti e soleggiate tipiche della classica “Ottobrata” romana, già nella prima parte del mese.

In conclusione, non si può ancora parlare di un ingresso definitivo della stagione fredda. Come spesso accade in questo periodo dell’anno, Ottobre potrebbe alternare fasi climatiche molto diverse: passaggi freddi e instabili seguiti da periodi più miti e stabili. Restano quindi fondamentali i prossimi aggiornamenti per valutare meglio l’entità dell’irruzione fredda e i possibili sviluppi meteorologici nella seconda parte del mese.

Per la realizzazione di questo contenuto sono stati utilizzati dati provenienti da modelli previsionali affidabili come ECMWF e GFS.