
Le proiezioni stagionali sono da sempre un tema affascinante e molto seguito, ma è importante ricordare che restano pur sempre delle previsioni e quindi soggette a possibili variazioni anche significative. Spesso ci si dimentica di questo dettaglio fondamentale.
Le indicazioni di quest’anno sembrano puntare ancora una volta verso un inverno piuttosto debole, il quarto consecutivo con poche vere fasi fredde. Certo, in altre zone d’Europa il clima ha mostrato tratti più tipicamente invernali, ma nel nostro Paese gli effetti si sono rivelati modesti.
Di inverno parleremo più avanti: per ora concentriamoci su novembre e sul suo andamento meteorologico. Ci sono segnali interessanti, in particolare sul fronte delle temperature, che potrebbero mantenersi al di sotto delle medie stagionali. Le anomalie termiche più evidenti sembrano localizzarsi sul Mediterraneo centrale e dunque anche sull’Italia.
Allo stesso tempo le temperature potrebbero risultare più miti rispetto alla norma sul Nord Europa e sull’area del Nord Atlantico. Questa distribuzione delle anomalie termiche suggerisce la possibile presenza di alte pressioni alle alte latitudini e di aree depressionarie più a sud, generate da irruzioni di aria fredda di origine artica.
Un’ipotesi che sosteniamo da diverse settimane e che trova conferma nei più recenti modelli meteorologici. Finché si parla solo di tendenze basate su analisi e interpretazioni dei principali pattern climatici si resta nel campo delle ipotesi, ma ora i modelli numerici iniziano a fornire risposte più concrete.
Se novembre dovesse effettivamente risultare più freddo della norma, potrebbe rappresentare un segnale positivo in vista dell’inverno. Non bisogna dare troppo peso a chi sostiene che un novembre rigido porti necessariamente a un inverno mite: non esistono dati o correlazioni statistiche che confermino un legame di questo tipo.
Al contrario, la possibile debolezza del vortice polare potrebbe favorire dinamiche atmosferiche molto interessanti. È proprio la struttura del vortice polare a poter fare la differenza, offrendo la possibilità di vivere una stagione invernale più movimentata rispetto alle ultime.
Per ora, però, siamo ancora in pieno autunno e l’obiettivo è capire quale sarà il trend meteorologico prevalente nel mese di novembre. Solo dopo potremo avere un quadro più chiaro anche sull’impostazione generale della stagione invernale. Come sempre, conviene procedere per gradi.
Credit: Le previsioni meteo si basano sui dati elaborati dai centri di calcolo ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) e dal Global Forecast System (GFS), successivamente analizzati e revisionati dal nostro team di esperti.
