
Caldo o freddo? Cosa ci attende in questo mese di novembre? L’Estate di San Martino sembra voler tornare protagonista nel Mediterraneo, come spesso accade negli ultimi anni. Tuttavia, iniziano a farsi strada anche le prime vere correnti fredde polari dirette verso l’Europa. Con il passare dei giorni, mentre l’autunno procede, lo scenario barico diventa sempre più complesso e variabile.
Ma questo freddo riuscirà davvero a raggiungere l’Italia? Non è facile dare una risposta, poiché bisogna considerare sia la lontananza temporale sia la grande instabilità atmosferica che caratterizza questa prima parte di novembre.
L’uragano Melissa: un fattore inatteso
Negli ultimi giorni è entrato in scena un elemento imprevisto: l’uragano Melissa, che dopo aver provocato danni ingenti nel Mar dei Caraibi, ha raggiunto il Nord Atlantico trasformandosi in una vasta tempesta extra tropicale grazie all’interazione con la corrente a getto polare. Questa enorme depressione non arriverà direttamente sull’Italia, ma sta comunque influenzando in modo rilevante il clima del continente europeo.
Alta pressione e prime nebbie
Il ritorno dell’alta pressione previsto nei prossimi giorni deriva proprio dall’azione dell’ex ciclone Melissa. Dopo aver raggiunto il Nord Atlantico ed essersi trasformato in una vasta tempesta tra Groenlandia e Islanda, ha favorito una risalita di aria mite nordafricana verso il Mediterraneo. Di conseguenza, la pressione tornerà ad aumentare sull’Europa centrale e sulla nostra penisola, con giornate più stabili e dal clima piacevole, specie dove il Sole riuscirà a imporsi.
Non sarà però solo bel tempo: compariranno anche i primi banchi di nebbia della stagione, capaci di ridurre la visibilità in molte aree, soprattutto sulla Val Padana e nelle zone interne del Centro Italia, in particolare nelle valli. Almeno fino al 7 novembre non si prevedono fasi di maltempo, ma un periodo abbastanza tranquillo su gran parte del nostro Paese.
Nuove perturbazioni dall’Atlantico
Successivamente la situazione tenderà a cambiare: le perturbazioni presenti sul Nord Atlantico torneranno a muoversi verso il Mediterraneo, dando vita a diverse fasi di maltempo tra l’8 e l’11 novembre. Queste perturbazioni porteranno piogge diffuse che interesseranno non solo il Nord, ma anche il Centro-Sud e le isole maggiori, come è tipico di questo periodo. Non è da escludere la possibilità di temporali intensi con nubifragi sul medio-basso Tirreno e sulla Sicilia, di cui parleremo meglio nei prossimi aggiornamenti.
Prime dinamiche invernali
Dopo il passaggio di queste perturbazioni, che ci accompagneranno almeno fino al 12 novembre, potrebbero svilupparsi sull’emisfero boreale i primi segnali di una vera fase invernale, collegati a fluttuazioni del vortice polare. La corrente a getto potrebbe infatti ondularsi, favorendo la spinta dell’alta pressione verso la Gran Bretagna e l’Europa occidentale. In una configurazione tipicamente invernale, questa espansione dell’anticiclone verso nord potrebbe provocare la discesa di un nucleo d’aria fredda artica diretto verso l’Europa centrale e meridionale.
Una possibile ondata di freddo?
Ma questa ondata di freddo raggiungerà l’Italia? Al momento è impossibile dirlo con certezza, perché l’Europa meridionale è un’area molto vasta, che si estende dal Portogallo alla Turchia fino al Vicino Oriente, e individuare la traiettoria precisa delle prime irruzioni fredde stagionali non è semplice.
Tuttavia, le più recenti proiezioni dei principali modelli meteorologici, in particolare del modello americano GFS, indicano una possibile ondata di freddo anticipata per l’Europa. Tra il 12 e il 16 novembre, correnti artiche potrebbero attraversare l’Europa centrale e poi raggiungere Francia e Spagna, determinando un forte abbassamento delle temperature con valori fino a 5 °C sotto la media. Si tratterebbe di una fase piuttosto fredda per l’Europa occidentale.
Due possibilità per l’Italia
E per quanto riguarda l’Italia? Mentre a ovest dell’Europa si potrebbero registrare condizioni molto più fredde con nevicate anche a quote basse, la nostra penisola potrebbe trovarsi sotto l’influenza di correnti miti di scirocco e libeccio, spinte da un anticiclone subtropicale. Sarebbe uno schema meteorologico tipico di uno scambio meridiano, con l’aria fredda che scende da nord e l’aria calda che risale da sud.
L’Italia potrebbe così trovarsi nel cuore di una nuova fase calda attorno a metà novembre, come evidenziato dal modello GFS. In particolare, Centro-Sud e isole maggiori sarebbero i settori più esposti a questa avvezione calda subtropicale, con temperature che potrebbero toccare i 30 °C in alcune zone. Si tratterebbe di valori eccezionali per il periodo, anche di 10 o 12 °C oltre la media stagionale. Per molti, questa rappresenterebbe la vera Estate di San Martino, anche se le anomalie termiche previste sarebbero ben superiori a quelle dei classici anticicloni autunnali di una volta.
Cosa aspettarsi entro metà mese
In sintesi, entro metà novembre ci attende una situazione estremamente variabile, in cui alle prime irruzioni fredde faranno da contraltare le correnti calde provenienti dal Nord Africa. In un contesto dominato da scambi meridiani molto accentuati, l’Europa occidentale potrebbe vivere una fase di maltempo freddo e di raffreddamento generale, mentre sull’Italia e sull’Europa orientale si potrebbero attivare venti di libeccio e scirocco tra il 12 e il 16 novembre, capaci di far salire le temperature oltre i 25 °C in molte zone. Per ora resta solo una tendenza a lungo termine, che richiederà ulteriori conferme nei prossimi aggiornamenti.
Credit: Le previsioni meteo si basano sui dati forniti dai centri di calcolo ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) e dal Global Forecast System (GFS), analizzati e rielaborati dal nostro team di esperti.
